I migliori 5 slider plugin per WordPress

Cosa è uno slider?

Gli slider sono un elemento essenziale per qualsiasi sito web moderno, poiché consentono di mostrare immagini e contenuti in modo accattivante e dinamico. Le immagini, i colori e la loro fluidità sono le prime caratteristiche che risaltano all’occhio di chi visita il sito, perciò essere in grado di configurare a regola d’arte le slide sulla nostra pagina, è un obiettivo al quale devono aspirare tutti i web designer che vogliono abbassare al minimo la frequenza di abbandoni istantanei della pagina. In questo articolo esploreremo alcuni dei migliori slider per siti WordPress disponibili sul mercato.

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Revolution Slider

Uno dei plugin slider più popolari per WordPress è Revolution Slider. Questo plugin offre una vasta gamma di opzioni di personalizzazione, tra cui transizioni animazione, effetti parallax e la possibilità di creare slider con contenuti di testo e video.

Revolution supporta anche i contenuti dinamici, come le ultime pubblicazioni del blog o i prodotti più recenti del tuo negozio online. Inoltre, include una funzione di preview in tempo reale per visualizzare le modifiche effettuate sul tuo slider mentre lo stai creando.

Per di più, il plugin è responsivo, quindi saranno perfetti sia su desktop che su dispositivi mobili.

LayerSlider WP

Altro plugin molto utilizzato è "LayerSlider WP", che offre un'interfaccia utente intuitiva e un gran numero di opzioni di animazione e personalizzazione.

Il plugin include anche una vasta gamma di effetti di transizione e animazioni, tra cui dissolvenze, scorrimento, rotazione e molto altro ancora. Gli utenti possono anche creare effetti personalizzati utilizzando il codice CSS. LayerSlider WP supporta anche la

creazione di slider multi-layer. Gli utenti possono aggiungere più livelli di contenuti, come immagini, testo e video, e utilizzare animazioni e effetti per creare una dinamica e interattiva esperienza di visualizzazione per i visitatori del sito.

Slider Hero

E' una delle più recenti tecnologie di presentazione dei contenuti. Si tratta di un potente strumento che consente agli utenti di creare facilmente presentazioni professionali e coinvolgenti senza alcuna conoscenza tecnica. Con Slider Hero, gli utenti possono personalizzare la loro esperienza attraverso diverse opzioni come sfondi, testo, immagini, animazioni ed effetti speciali. Il software include diversa funzionalità tra cui: controlli intuitivi per lo stile e la posizione del contenuto; varie impostazioni per le dimensione dello slider; supporto multi-piattaforma (Windows/Mac). Possibilità di aggiungere video; integrazione con YouTube ed altri social media.

Ci sono anche moltissimi temi pre-impostati da utilizzare. Queste feature rendono molto veloci ed efficiente il processo creativo, permettendo all'utente finale ottenere risultati davvero sorprendenti in poco tempo.

Soliloquy

Soliloquy è un plugin leggero e facile da usare che offre un'interfaccia drag-and-drop per creare slider personalizzati. Inoltre, include opzioni per la creazione di gallerie immagini, caroselli e layout per dispositivi mobili.

Soliloquy offre agli utenti la possibilità di creare slider professionali e reattivi. Con Soliloquy, gli utenti hanno accesso a funzionalità come anteprima in tempo reale, animazioni HTML5 senza flash e personalizzazione completa dello stile con opzioni avanzate come sfondi personalizzati e transizioni tra le immagini. Il plugin include anche strumenti intuitivi per l'ottimizzazione delle prestazioni prendendo vantaggio dall'utilizzo della tecnologia Lazy Load per caricare solo le immagini necessarie al momento, garantendo così tempi di caricamento più veloci. Inoltre è disponibile anche un widget social media integrato che consente agli utenti di condividere facilmente i contenuti presenti negli slideshow su Facebook, Twitter e Google+.

Master Slider

E' un plugin potente che offre un'ampia gamma di opzioni di personalizzazione e animazione, tra cui transizioni 3D e supporto per video e HTML. Inoltre, include un'interfaccia intuitiva e una vasta libreria di modelli pre-costruiti per aiutarti a creare slider professionali in pochi minuti.

Come scegliere quello più adatto alle nostre esigenze?

Essenzialmente ci sono molti plugin slider per WordPress disponibili sul mercato, ciascuno con le proprie funzionalità e caratteristiche uniche. Scegliere il plugin giusto dipende dalle esigenze specifiche del tuo sito. Revolution, LayerSlider WP, Slider Hero, Soliloquy e Master Slider sono tutti ottime opzioni che offrono una vasta gamma di possibilità di personalizzazione e animazione, ma è sempre importante effettuare una ricerca approfondita per scegliere il plugin che meglio si adatta alle tue esigenze.

I migliori 5 plugin per traferire un sito WordPress

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Trasferire un sito wordpress: serve molta esperienza?

Il trasferimento di un sito WordPress può essere un compito complesso e faticoso, soprattutto se non si ha esperienza nella gestione dei database e nella configurazione del server. Fortunatamente, ci sono diversi plugin che possono semplificare notevolmente questo processo, rendendolo più veloce e meno problematico. In questo articolo esamineremo alcuni dei migliori plugin per spostare un sito WordPress.

Duplicator plugin

È un plugin per WordPress che consente di creare una copia esatta del proprio sito, compresi i file e il database, che può essere utilizzata per trasferire il sito in un nuovo server o host. Con questo plugin, gli utenti possono esportare facilmente il proprio sito. Importarlo in un nuovo server o host senza dover affrontare la complessità della configurazione manuale del server o del database. Il plugin è progettato per essere estremamente facile da utilizzare, anche per gli utenti meno esperti. Infatti, il processo di esportazione e importazione del sito è semplice e intuitivo. Duplicator fornisce anche una guida passo-passo per aiutare gli utenti a completare il processo.

All-in-one WP Migration

È un plugin per WordPress progettato per semplificare il processo di trasferimento di un sito da un server o host all'altro. Con questo plugin, gli utenti possono esportare facilmente il proprio sito, compresi i file e il database, e importarlo in un nuovo server o host senza doversi preoccupare della configurazione manuale del server. Il plugin consente agli utenti di avviare il trasferimento del proprio sito con pochi clic e senza particolari difficoltà. Il processo di esportazione e importazione del sito è semplice e intuitivo, e il plugin fornisce un pacchetto di istruzioni per facilitare gli utenti nelle tappe del processo. All-in-One WP Migration si distingue anche per la sua capacità di gestire la migrazione di grandi siti. Questo rende il plugin particolarmente utile per i siti web di grandi dimensioni o per coloro che desiderano trasferire il proprio sito su un server con spazio limitato.

In generale, All-in-One WP Migration è un'ottima scelta per coloro che cercano un plugin facile da usare per trasferire il proprio sito WordPress.

BackupBuddy

È un plugin per WordPress che offre una soluzione completa per la gestione dei backup di un sito. Oltre a consentire di creare backup dei file e del database, BackupBuddy permette anche di trasferire il sito in un nuovo server o host, rendendolo uno strumento ideale per la gestione della migrazione dei siti web. Una delle caratteristiche più utili di BackupBuddy è la sua flessibilità. Il plugin consente agli utenti di creare backup completi del proprio sito, compresi i file e il database, oppure di selezionare solo alcune parti del sito da esportare. Questo strumento, come All-in-one WP Migration, è ottimo per la sua capacità di gestire la migrazione di grandi siti. Il plugin è in grado di gestire file di grandi dimensioni e include anche una funzionalità di compressione per ridurre la dimensione dei file durante la migrazione.

Migrate Guru

Una delle caratteristiche più utili di Migrate Guru è la sua interfaccia intuitiva. Migrate Guru utilizza una tecnologia di migrazione brevettata che consente di trasferire il sito senza interrompere il traffico o causare problemi alla pagina. Inoltre, il plugin mantiene tutte le impostazioni del sito e i collegamenti interni durante la migrazione. Il che significa che gli utenti non devono preoccuparsi di dover riconfigurare il proprio sito dopo la migrazione.

Oltre alla semplicità d'uso e alla tecnologia di migrazione avanzata, Migrate Guru offre anche una serie di funzionalità avanzate per gli utenti più esperti. Ad esempio, il plugin consente agli utenti di escludere determinati file o tabelle dalla migrazione, il che può essere utile per evitare problemi di spazio sul server o per migrare solo una parte del sito. Con un'interfaccia intuitiva, una tecnologia di migrazione avanzata e una serie di funzionalità avanzate. Questo plugin offre un'esperienza di migrazione senza problemi per gli utenti di tutti i livelli di esperienza.

Cosa determina la scelta del plugin più adatto?

Ci sono molti plugin disponibili per trasferire un sito WordPress da un server o host all'altro. Duplicator, All-in-One WP Migration, Migrate Guru, e BackupBuddy sono solo alcune delle opzioni disponibili. Ognuno di questi offre funzionalità uniche e metodi diversi per trasferire un sito, ma tutti condividono l'obiettivo di semplificare il processo di migrazione.

Il plugin giusto dipenderà dalle tue esigenze specifiche e dal tuo livello di esperienza con la gestione dei siti web. Tuttavia, tutti i plugin menzionati sono progettati per essere facili da usare e supportano una vasta gamma di provider di hosting.

In generale, è importante fare una valutazione delle tue esigenze e scegliere il plugin che meglio si adatta alle tue necessità. Sia che tu stia cercando una soluzione semplice e intuitiva per trasferire il tuo sito, o se hai bisogno di funzionalità avanzate per gestire grandi siti o grandi quantità di dati.

Metaverso: rischi e potenzialità del mondo 2.0

Origine lessicale

Non è affatto raro al giorno d'oggi, che si parli insistentemente di un fenomeno che affascina le menti più lungimiranti già da tempi non sospetti: il metaverso. Era il 1992 quando Neal Stephenson nel suo romanzo "Snow crash" utilizzò per la prima volta il termine metaverso, riferendosi ad un mondo virtuale parallelo a quello reale, dove gli utenti possono usufruire di spazi offerti da altri utenti.

User generated content

La lungimiranza e la genialità dell'autore non si fermano all'anticipazione del concetto di metaverso come spazio virtuale e di interconnessione tra utenti, ma arrivano ad anticipare la figura del prosumer, tipico fruitore dell'internet 2.0. La lunghezza di vedute di Stephenson dipende dal fatto che questa relazione tra utenti e altri utenti è fondamentale nel funzionamento attuale di internet, dove lo user generated content traina interi settori della comunicazione, come i principali social network dedicati all'intrattenimento, ad esempio Tik Tok. Nel metaverso descritto in "Snow crash" gli utenti hanno la possibilità di creare spazi e oggetti in 3D, mettendoli a disposizione di altri, dando vita ad un mondo che prende progressivamente le sembianze di quello reale.

Un corpo virtuale: avatar personalizzati nel metaverso

Tutto ciò non risulta molto lontano dall'attuale modo che abbiamo di intendere e interpretare la rete, che si arricchisce all'infinito di strumenti e risorse utilizzabili da tutti coloro che ne hanno bisogno.
Nella storia recente di internet sono molteplici gli esempi di piattaforme dedicate alla creazione di avatar, che attraverso una personalizzazione sempre più dettagliata permettono di avere un personaggio virtuale a nostra immagine e somiglianza, grazie al quale abbiamo la possibilità di interfacciarci con altri avatar di altri utenti come noi; il primo grande progetto di metaverso che ha goduto di parecchie attenzioni da parte dei navigatori della rete fu "Second life", un mondo virtuale creato nel 2003 che offre la possibilità di avere letteralmente una vita parallela a quella reale, dotato di una mappa nella quale è possibile spostarsi liberamente e intraprendere attività di qualsiasi tipo, grazie anche ad un apposita valuta elettronica acquistabile con dollari veri.

Il metaverso nella letteratura e al cinema


L'interesse crescente nei confronti del mondo virtuale è dimostrato dal fatto che cinema e letteratura hanno dato alla luce diverse interpretazioni di questo fenomeno. Una prova lampante di tale ipotesi è l'enorme importanza che il film "Avatar" ha ricoperto dal 2009, influenzando da quel momento in poi la narrazione del mondo, che apriva le porte alla stagione perpetua dei social network con il debutto di Facebook nel 2008. L'utilizzo sempre maggiore della terminologia tipica della rete e della virtualità hanno facilitato questo passaggio progressivo alle infrastrutture digitali, che si sono sovrapposte a quelle del mondo reale, riducendo sempre di più il gap tra questi due universi speculari.

Ecosistema digitale

Dal 2010 in poi la popolarità dei social network ha conosciuto picchi vertiginosi, contando milioni di iscritti da ogni parte del mondo; ciò che non troppi anni prima sembrava un utopia o un romanzo di fantascienza è diventato in poco tempo la realtà di tutti i giorni. Facebook ha spianato la tortuosa strada della rete, semplificando le relazioni digitali e rendendole universalmente accessibili. Negli anni successivi il quadro delle relazioni virtuali è andato a completarsi con la creazione di social network complementari, quali Instagram, Twitter, Messanger, Snapchat, Whatsapp e molti altri, che hanno formato insieme a Facebook un ecosistema digitale, nel quale sono presenti le identità virtuali di metà della popolazione mondiale, che non si limita alla semplice presenza ma è di fondamentale importanza per la creazione di contenuti che viaggiano nelle infrastrutture di internet a ritmi elevatissimi, rendendo la rete un archivio pieno zeppo di contenuti universalmente accessibili.

Virtual Reality (VR)

Lo sviluppo di tecnologie sempre più efficienti e all'avanguardia ha permesso l'ideazione e la creazione di strumenti che portano l'utente ad un livello di immersione nello spazio virtuale sempre maggiore: strumenti come il VR, che proietta il nostro avatar in un ambiente tridimensionale personalizzato, saranno fondamentali nell'universalizzazione di questa pratica. Al momento tali strumenti non sono alla portata economica dei più, ma non è in dubbio che nel prossimo futuro possano esserlo.

Gli effetti dell’emergenza sanitaria

Un recente evento storico in particolare ha fatto da spartiacque e ha segnato un punto di non ritorno: l'epidemia da SARS-COVID-19. Il lockdown, misura adottata da quasi tutti i paesi del mondo per contrastare la dilagante epidemia, è stato un pretesto che le multinazionali della comunicazione digitale e la lobby dei social network hanno usato per rafforzare le infrastrutture del web, diventate fondamentali nella vita di ognuno di noi. Quale periodo migliore del biennio dominato dalla pandemia internazionale per dare una svolta effettiva alla vita in rete?

META

In effetti un grande passo in avanti è stato fatto: Mark Zuckerberg, proprietario di Facebook, Messanger, Instagram e Whatsapp, ha deciso di unire questi immensi mondi per formare un unico grande universo, Meta. L'idea è quella di unire sotto un unico nome i social network che contano più iscritti in modo da iniziare a pensare questo spazio come coeso e complementare, uno spazio dove chi ne fa parte possa spostarsi da un mondo all'altro con la consapevolezza di essere parte di uno stesso universo virtuale.

Una routine virtuale nel metaverso


Non solo la fusione di questi colossi della comunicazione, ma anche l'affermazione di tutte quelle attività che prima erano più sporadicamente fatte su internet sono diventate parte della quotidianità: acquisti e spesa online, smart working, didattica a distanza, convegni, webinar e molto altro; ad esempio molti artisti, in un periodo in cui la loro fonte di entrate principale, i concerti, sono stati sospesi, hanno fatto scalpore annunciando eventi virtuali ai quali assistere grazie a visori e realtà aumentata. È ciò che è successo con il live tenuto da Travis Scott su Fortnite, celebre titolo che conta milioni di giocatori ogni giorno: il rapper americano si è esibito di fronte a 12 milioni di "presenti", dando inizio ad una pratica che potrebbe essere normalità nel futuro.

Digital divide: un ostacolo superato?


È innegabile che ci sia stato un avvicinamento di massa alle infrastrutture digitali, anche laddove il digital divide ha sempre posto un ostacolo. Da un lato i non nativi digitali hanno dovuto adattarsi e mettersi al passo coi tempi; dall'altro attraverso investimenti e fondi appositi. Gli impedimenti di tipo economico sono stati in parte superati, fornendo tablet e strumenti appositi a studenti che non potevano permetterseli.

Progetti come Meta sono destinati a far parte del futuro imminente in modo sempre più capillare, nonostante l'emergenza sanitaria sia finita e le misure straordinarie siano scomparse. Ciò che è sicuro è che il problema Covid abbia solo accelerato un processo che è già iniziato da almeno un decennio, la quale direzione è palese e incontrovertibile. Un futuro sempre più immerso nella "Sfera nera" alla quale Stephenson fa riferimento nel suo romanzo premonitore, dove si svolgeranno i normali processi della nostra vita: lavoro, svago e acquisti di ogni genere.

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Più consumatori che semplici utenti

L'attivismo dilagante volto a mettere in luce le ombre che spesso stanno lontano dai riflettori, ha dato prova delle sue potenzialità : attraverso rivelazioni che ci fanno riflettere su ciò che aleggia attorno ad un'evoluzione tecnologica senza scrupoli. Serie tv, film e documentari hanno riempito gli schermi di moltissime salotti e aule universitarie. Innescando un dibattito che non smette di placarsi. E' il caso di produzioni come "The social dilemma", "Don't look up", "The Great hack" e "Black mirror".

I temi trattati fanno tutti capo a problemi derivanti dall'insinuazione eccessiva e soffocante della tecnologia nella nostra vita, che ci rende sempre più vulnerabili alle ciniche logiche del marketing. Rendendoci sempre più consumatori e sempre meno esseri umani.

Marketing personalizzato e pubblicità mirata

Un tema molto caldo è quello dei Big data, enormi agglomerati di informazioni sensibili raccolti attraverso i cookie che molto spesso vanno accettati obbligatoriamente per usufruire del servizio gratis.

L’utente medio di internet da il consenso al trattamento dei suoi dati senza sapere esattamente a che fine e in che modo vengano trattati. Tali dati sono la moneta di scambio del web che ci permette di usufruire di strumenti e piattaforme in cambio delle nostre informazioni personali.

Utilizzate per lo più per la realizzazione di un marketing sempre più preciso e cucito addosso ad ognuno di noi, che fa tesoro delle informazioni che elargiamo giornalmente ai siti.

Non c'è da stupirsi se le offerte che riceviamo nelle nostre caselle mail e attraverso notifiche istantanee siano estremamente precise e adatte ai nostri gusti personali.

Politica su misura

Il campo del marketing non è l'unico che trae profitto da tali dati: la politica si fa sui social network ed è legata alle informazioni dell'utente che in questo caso è un potenziale elettore. Può essere influenzato tramite campagne social e flussi di informazione appositamente direzionati. Alla stregua di un consumatore, l'utente-elettore sarà indirizzato in base ai suoi orientamenti a notizie e informazioni che più si addicono alle sue opinioni. E' il caso che ha coinvolto Facebook e il suo fondatore in un processo legale e mediatico causato dalla scoperta delle dinamiche nelle quali si sono svolte le elezioni americane del 2016 e la Brexit nel 2019.

Europa e fuga di dati, cosa è il GDPR

I governi sono intervenuti su una situazione delicata come questa, nella quale i dati sono considerati come il nuovo petrolio, l'attuale e prossima fonte di ricchezza che è in piena fase di affermazione e crescita.

L'Unione Europea si è mossa con la creazione nel 2016 di un regolamento che ha disciplinato la fuga di dati verso gli Stati Uniti e la Russia chiamato GDPR, stabilizzando in parte una situazione a dir poco complessa.

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